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Le 5,00 ora italiana arrivano presto e l'altoparlante che annuncia l'imminente arrivo a Patrasso interrompe nuovamente il discorso con il sonno che, come è noto, a quest'ora si fa sempre interessante.
Non c'è cosa peggiore, soprattutto per il Piccolo, essere svegliati e scapicollarsi a piegare sacchi a pelo, sgonfiare materassini, etc., soprattutto se tutto ciò deve essere fatto senza almeno un caffè.
I materassini sono una rogna e, come al solito, mentre Maria pensa ad innervosirsi per queste incombenze, a me tocca risolverle. Grazie alle maledette valvole che impediscono che inavvertitamente si sgonfino, sono costretto ad aspirare l'aria che poco prima avevo immesso. Parfum de Gom!! Che piacere risvegliare i polmoni con questa aria pura. Purtroppo il sistema a labirinto delle canne di questi materassini fa si che un pochino d'aria invisibilmente resti sempre e che questa si evidenzi quando i materassini vengono piegati. In ogni modo facciamo tutto in tempo; i bagagli sembrano comunque aumentati.
- Ancor oggi, dopo tanti viaggi, non comprendo come mai lo zainetto che Maria porta con se carico della colazione, una volta che questa è stata consumata, sia più pieno di prima. Mah.....! -
Maria è comunque nera. Scendiamo in garage e dopo il solito corpo a corpo con il borsone posteriore che non ne vuol sapere di riprendersi i sacchi a pelo di cui si era piacevolmente liberato, finalmente usciamo; albeggia.
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