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Se devo scegliere un'immagine di questi 8 giorni in Guatemala scelgo la vista del lago Atitlàn dal vulcano San Pedro..
Mi sono svegliato alle 2 del mattino per iniziare una delle più belle camminate della mia vita: non è stato semplice raggiungere la cima per godersi l'alba ma dopo 4 ore di cammino la vista ha ripagato tutti gli sforzi..
Forse proprio per questa fatica me la sono goduta alla grande e poi è stato interessante parlare con Nicolas la nostra guida che mi ha spiegato la storia di San Pedro, il posto dove alloggiavo, e del lago Atitlan e come è cambiato negli ultimi anni.
Le piogge degli ultimi anni hanno fatto crescere il livello fino a sommergere delle case che si trovavano a ridosso e rendendole inutilizzabili.. La guida mi spiegava che i vecchi del villaggio credono ci siano periodi che si alternano della durata di 35 anni in cui il livello si alza e ai abbassa..
Le attività principali sono ad oggi il turismo e il caffè, rinomato in tutto il mondo.
Vi sono villaggi che sono pieni di ristoranti e comedores e ostelli per tutti i turisti e hippies che abitano qui alcuni per meditazione, altri per studiare spagnolo e la maggior parte per fare festoni e raves fino all'alba.
La presenza di questo tipo di turismo ha portato anche alcuni aspetti negativi come immondizia abbandonata nella foresta oppure un commercio di droga in stile Ibiza.. Per la strada ti offrono magari un tessuto locale o un giro in tuk-tuk e successivamente all'offerta ci aggiungono una decina di nomi di droghe che ti fa pensare se hai capito veramente ciò che questi ragazzini di 15 anni ti hanno appena detto..
Da San Pedro si possono raggiungere facilmente gli altri villaggi del lago sia con una lancia e sia con questi colectivos che assomigliano a pick-up sul cui "cassone" stanno in piedi 15/20 persone di tutte le età..
Non tutti i villaggi sono però stati presi d'assalto dal turismo: ho conosciuto Nefi, un ragazzo di un villaggio che mi ha spiegato un pò la storia del suo paese e raccontato delle bellezze che si possono ammirare e sono ancora intatte.. Mi ha invitato a casa sua con la sua famiglia, mi ha detto che ha appena avuto un bimbo e raccontato che si era preso una settimana di ferie dal suo lavoro in una carpenteria per vendere i libri che gli erano rimasti dal padre morto qualche mese prima e che faceva questo per vivere..
Fra qualche mese se ne andrà a trovare i suoi fratelli in Spagna e Manchester cogliendo l'occasione del matrimonio di uno di questi..
È stato bello e piacevole stare con lui e rivivere le emozioni di un primo viaggio attraverso le sue parole..
Mi spiace dover lasciare già il Guatemala.. Sembra ieri quando mi arrampicavo per le piramidi di Tikal e invece già domani avrò il mio bus per far ritorno in Messico..
Lascio un paese che mi rimarrà nel cuore, per i colori, i sorrisi delle persone interrotti solamente da qualche dente d'oro, il cibo sempre comunque prelibato e la voglia di vivere che hanno tutti..
Dalla bambina che nel doposcuola ti vende noccioline per pochi quetzales, alla guida che ogni giorno si sveglia alle 2 per portare turisti nella cima del vulcano, a tutte le donne che vendono il loro cibo in strada oppure tutti gli artigiani che ti vogliono vendere le loro stoffe..
La situazione non è semplice per loro ma nonostante questo hanno sempre il sorriso sulla faccia..
Me lo disse un ragazzo che lavorava con me in Australia:"Nic se vuoi fare un bel viaggio va in Guatemala il paese più bello che ho visto"!
Non ti preoccupare Guatemala, non è un addio ma solo un arrivederci..
Si ritorna in Mexico col cuore tutto pieno di colori..
Nic
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